Le DOP: |
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Rassegna principali cultivar : |
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ORIGINI DELLA TAGGIASCA
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Le origini della coltura dell' olivo nell' estremo Ponente ligure sono preromane e risalgono alle tecniche introdotte dai greci di Marsiglia a partire dal 590 a. C. che consistevano nell'innesto di olivo domestico sugli olivi selvatici spontanei della macchia mediterranea. “L'operato dei frati Benedettini a Taggia è sicuramente antecedente alla data del 954 posta dal vicesindaco di Seborga in quanto vi è un documento del 979 in cui un tale di nome Gisilberto, figlio di Giovanni e originario di Taggia, richiede al vescovo di Genova Teodolfo di poter usufruire delle terre che erano state dei Benedettini, dopo il massacro operato dai saraceni ai danni dei monaci. Appare dunque chiaro che il monastero dei Benedettini di Taggia fosse antecedente al 954 così come l'oliva da essi coltivata sul territorio di Taggia e Villaregia”. |
CARATTERISTICHE DELLA TAGGIASCA |
Questa varietà risulta essere una delle più rinomate per produzione di olio extravergine e una delle migliori olive da mensa, poiché il frutto, nonostante le ridotte dimensioni, è molto gustoso. La drupa, di colore nero-violaceo a maturazione completa, ha forma allungata, leggermente cilindrica, ed il peso varia dai 2 ai 4 grammi. L’oliva taggiasca piccola, molto carnosa, scura e grinzosa, dalle inconfondibili caratteristiche di gusto e delicatezza, è una varietà rara e preziosa: da un ettaro di uliveto infatti si ricavano circa venti quintali di queste olive a fronte dei sessanta-cento quintali di altre qualità. L’oliva taggiasca, aromatica e fruttata, dal gusto armonico, trova largo utilizzo sia consumata al naturale (a crudo o in salamoia) che in cucina. |
LAVORAZIONE DELLE OLIVE |
La maturazione delle olive taggisca è a scalare, pertanto le olive da mettere in salamoia sono a maturazione diversa che va dal verde al viola. Il metodo di preparazione, dopo una selezione dell’olive per allontanare quelle più piccole e/o difettate, prevede semplicemente l'addizione di acqua e sale (NaCl, min. 100 g/l) dopo 40 giorni si ripete il trattamento con una salamoia all’8%. Dopo l’addolcimento possono essere denocciolate – il nocciolo si stacca con facilità dalla polpa, condite con olio e aromi (timo, origano, peperoncino ecc.) e conservate sott’olio. |
ZONA DI DIFFUSIONE |
L'area di produzione della taggiasca si estende dalla valle di Albenga (SV) fino a Monaco, spingendosi nell'entroterra fino ad una quota di circa 700 metri. Non vi è un Comune in cui non vi sia una prevalenza di coltivazione olivicola, ma alcune aree, grazie alle caratteristiche geomorfologiche, permettono una produzione di qualità superiore a quella media. |
PIANTA Vigoria: alta Portamento: assurgente Chioma: elevata |
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INFIORESCENZA Lunghezza: allungata Numero fiori: medio Epoca di fioritura: media |
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FOGLIA Forma: ellittica Dimensioni: medie Colore: verde chiaro e grigio chiaro |
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DRUPA Peso: basso Forma: ellittica Lenticelle: scarse e grandi |
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