Le DOP:
Rassegna principali cultivar :

Nocellara del Belice

ORIGINI

L’olivicoltura nella zona ha una lunghissima tradizione, in particolare per l’oliva da tavola: la sua coltivazione risale alla colonia greca di Selinunte, nel VII secolo a.C. e dal 1660 è stata per la Valle del Belice una delle più importanti risorse economiche della zona. Nel corso degli ultimi due secoli si è scoperta la duplice attitudine della cultivar “Nocellara del Belice” e di conseguenza le produzioni olivicole si sono diversificate in olio e olive da tavola.

Nel 1998 ha ottenuto la DOP (Denominazione di Origine Protetta) come NOCELLARA DEL BELICE.  Il relativo disciplinare prevede la possibilità di lavorazione delle olive verdi e nere con il sistema naturale o alla Castelvetranese.

CARATTERISTICHE DELLA NOCELLARA DEL BELICE

La drupa di forma rotondeggiante presenta grande pezzatura, polpa consistente e facilità di distacco del nocciolo dalla polpa. Le sue caratteristiche morfologiche la rendono ideale per la conservazione in salamoia, lavorate sia in verde che in nero. Le pregiate olive da tavola Nocellara del Belice vengono conservate in salamoia in quattro differenti tipologie di confezioni: contenitori in terracotta, contenitori in plastica per generi alimentari, sacchetti plastici, recipienti in vetro. La Nocellara del Belice è ideale - in cottura - per la preparazione di alimenti caratteristici della tradizione siciliana, come ad esempio la caratteristica caponata. A crudo, invece, si usa sia come antipasto che per insaporire piatti a base di pesce e verdure o come companatico.

LAVORAZIONE DELLE OLIVE

La raccolta delle olive da tavola destinate alla trasformazione con il metodo Castelvetranese inizia già a fine settembre o nei primi giorni di ottobre quando le olive sono ancora molto verdi e comunque la loro pezzatura è ormai definita. In seguito le olive vengono calibrate e lavate. Per l’addolcimento è previsto sia il metodo naturale con salamoia all’8/10% sia il metodo di Castelvetrano: in questo caso le olive messe nei fusti vengono trattate con soluzione di idrossido di sodio, il giorno successivo si procede alla salatura delle olive eseguita ponendo 6/7 kg circa di sale grosso sopra il premi frutto di ogni barile. Il cloruro di sodio a contatto con il liquido si scioglie lentamente e si distribuisce per gravità in tutto il volume del contenitore. Il sale utilizzato per la trasformazione delle olive da tavola nel Belìce proviene dalle saline di Trapani che grazie alla combinazione di caratteristiche geologiche, climatiche e ambientali è particolarmente ricco di oligoelementi come potassio, magnesio, calcio, ferro e iodio.

ZONA DI DIFFUSIONE

L’areale di produzione è localizzato nella Valle del Belice e comprende i territori coltivati a olive dei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna e Santa Ninfa in provincia di Trapani. Questa coltura è riuscita ad affermarsi quasi spontaneamente per le idonee caratteristiche pedoclimatiche infatti suoli rossi e bruni, il clima spiccatamente mediterraneo hanno permesso a questa cultivar di avere aspetti pregevoli ed unici. Il prodotto può essere raccolto dalla fine di settembre alla metà di novembre.

Invaiatura tardiva, con produzione elevata e costante.
Autoincompatibile, si avvale di impollinatori quali la Giaraffa e la Pidicuddara.
È sensibile alla verticillosi, all’occhio di pavone ed alle piombatura, mentre ha una buona resistenza alla mosca olearia.
La resa in olio è media e produce un olio molto apprezzato dal fruttato intenso con decise note di pomodoro verde, le note di amaro e piccante sono ben percepite.
È particolarmente ricercata come oliva da mensa per le dimensioni della drupa, tanto da aver avuto già dal 1998 il riconoscimento DOP con la definizione di NOCELLARA DEL BELICE.

PIANTA

Vigoria: media

Portamento: pendulo

Chioma: voluminosa a media densità


INFIORESCENZA

Lunghezza: media

Numero fiori: medio

Epoca di fioritura: media


FOGLIA

Forma: ellittica- lanceolata

Dimensioni: elevate

Colore: verde e verde chiaro

DRUPA

Peso: elevato

Forma: sferica

Lenticelle: numerose e piccole